Il flusso di informazioni che quotidianamente riceviamo dai
mezzi di comunicazione è notevole. Il tempo per leggere e, magari, soffermarci
su qualche notizia specifica, tuttavia rimane generalmente limitato. Più o meno
consapevolmente il nostro cervello opera una continua selezione, recependo tra
le tante informazioni solo quelle che ritiene interessanti e scartando le
rimanenti.
Chi si occupa di comunicazione, qualunque sia la natura
della stessa, dalla cronaca, alla tecnologia, alla medicina è pienamente
consapevole di questo processo di selezione operato dal lettore. Da qui può
nascere un’attenzione particolare nel trovare una forma accattivante (soprattutto
nel titolo, ad esempio) che riesca a catturare l’attenzione del lettore
facendogli leggere la propria piuttosto che le notizie altrui.
Un modo efficace è quello di dare un taglio
sensazionalistico alla notizia, rendendola in qualche modo ‘eccezionale’ e
quindi più importante delle altre.